Se ne sente parlare molto ma è in realtà un intervento sul quale c’è molta speculazione. La blefaroplastica non ha lo scopo di stravolgere il viso bensì di esaltare, rinfrescare e ridonare una luce naturale allo sguardo.
Gli occhi attraggono l’attenzione di chi ci sta di fronte molto più di qualsiasi altra parte del viso o del corpo e l’area degli occhi è quella che prima manifesta i segni del tempo. La pelle è particolarmente sottile e delicata e risente della disidratazione, della perdita di tono ed elasticitá. Borse e palpebre cadenti tolgono luminosità allo sguardo.
Comporta alcuni giorni di riposo senza particolari limitazioni funzionali né della vista né delle attività quotidiane. Edemi ed ecchimosi possono comparire ai lati del naso nei giorni immediatamente successivi all’intervento, il loro riassorbimento è molto rapido (1-3 gg).
E’ fondamentale rispettare un rigoroso riposo in poltrona o a letto almeno per la prima giornata. Essenziale è anche evitare movimenti bruschi o col capo chino e tutti gli sforzi fisici almeno fino alla rimozione dei punti che avviene solitamente dopo 4 o 6 giorni.
Dopo lo svanire dell’anestetico locale i pazienti non avvertono dolore, bensì un senso di fastidio e una sorta di prurito che possono essere facilmente leniti con antinfiammatorio specifici i cui dettagli vengono forniti all’atto della dimissione.
Nelle giornate successive all’intervento compare un blando gonfiore che solo in alcuni casi può essere vistoso. In questo intervallo talvolta compare anche qualche isolata ecchimosi. Solitamente entro la data stabilita per la rimozione dei punti anche questi segni svaniscono spontaneamente.
Dopo la rimozione dei punti, in alcuni casi vengono applicati dei sottilissimi cerottini di stabilizzazione della parte esterna delle ferite, ma molto più spesso il paziente viene lasciato libero con la sola raccomandazione di non traumatizzare, stropicciare o manipolare troppo energicamente le palpebre.
Dopo altri 2 giorni sarà possibile truccare le palpebre e quindi riprendere appieno la propria vita sociale e lavorativa senza limitazioni. Per la ripresa dell’attività sportiva generalmente i tempi sono i medesimi, purché la disciplina non comporti traumi diretti alla regione orbitaria o imponga l’uso di occhiali o maschere. In questi casi sarà opportuno rispettare un ulteriore settimana di astensione sportiva.
Le ferite residue da questo intervento sono esteticamente molto buone, fino quasi a rivelarsi invisibili. Tuttavia il processo di maturazione delle stesse è progressivo poiché nei primi 3/5 mesi si ha un sottile ispessimento ed un arrossamento lieve.